curiosità sui palissandri


Il palissandro causa spesso confusione. Anche a me quando parlo con i liutai....Si dà lo stesso nome al legno della stessa famiglia di alberi Bignoniaceae... Il palissandro Brasiliano, si conosce anche come: Palissandro Río o Bahía, Jacarandá, legno di piano, caviuna, obuina, palosanto. I liutai scelgono l’uno o l’altro a seconda della disponibilità e del colore/tono che hanno in mente per le loro chitarre. Ciò che rende la chitarra più o meno costosa è la manodopera e non il legno.


Palissandri

Tutti i legni sopra sono palissandro ... nomi come Palo di rosa, Burma e Nicaraguense, Tailandia, Oreja de Ocelote, Palo al óleo e Río, Cambogiano, Curatinga, Guatemalteco, Domingo, Panamense, Cocobolo e Azteco, Malagasi e Indonesiano, Burmese, Caraibico, Centro americano, Borneo, sono i nomi usati per riferirsi alla stessa pianta e per aggiungere qualcosa al pacco...

Ciò che non si sa del palissandro è molto più importante di ciò che "generalmente cerchiamo dopo le qualità"...sapere la grana... Così come il legno per la tavola armonica è migliore quando cresce ad altitudini superiori (Pini italiani), il Palissandro è migliore quando cresce nelle parti più profonde della giungla grazie alla luce limitata nel denso fogliame dei boschi tropicali. In queste condizioni, il Palissandro cresce molto più lento, un fenomeno necessario per renderlo un legno di tono superiore…













guida alla scelta del legno

Ho voluto creare questo blog per aiutare a tutti coloro che si avvicinano per la prima volta alla liuteria, questa arte immensamente piacevole e coinvolgente con le cui creazioni si riesce a stimolare tutti i sensi.
Sebbene una forma d'arte antica è in continua evoluzione e sperimentazione mantenendo però i segreti  che ogni artista si porta in serbo.
Chiunque decidesse  di costruire uno strumento musicale ad arco o a pizzico, la prima cosa a cui si trova difronte  è la scelta dei legni, questo materiale fantastico e carismatico e sappiamo bene quante qualità e tipologia di legno esistono, dal duro al morbido dal muto a risonante, dallo stabile al dinamico, dal nordico all'esotico e così via..
Se volessimo usare legni per i nostri gusti estetici andrebbero bene tutti ma cari amici miei, nel mondo della liuteria questo non è concesso.
Il legno è fondamentale e dopo secoli e secoli di esperienza , nonostante le innumerevoli sperimentazioni, alla fine ci si rende conto che i legni più indicati devono avere determinate caratteristiche .
Andiamole a scoprire

La prima caratteristica fondamentale è la RISONANZA: dal punto di vista fisico uno strumento musicale è un sistema atto a generare onde sonore e a irradiarle nell'ambiente circostante. Esso è costituito da

  • un elemento vibrante che è la prima fonte di oscillazione, nel nostro caso le corde
  • un risuonatore con la funzione di amplificare la vibrazione e dare una forma definita all'onda sonora, nel nostro caso è il corpo dello strumento ma in particolare la tavola armonica
ecco perchè la scelta di un ottimo legno risonante è determinante per la resa e la qualità del suono.

I legni che presentano queste caratteristiche e le conservano nel tempo, sono solitamente appartenenti alle conifere o similari, ricavati da alberi che vegetano in condizioni ambientali estreme di freddo e poca esposizione al sole. La scuola ci insegna che uno dei migliori legni è l'abete e noi italiani dovremmo esserne fieri in quanto uno dei più rinomati è l'abete della val di fiemme, ne sentirete parlare ovunque.
Non sono qui per sfatare questo dato di fatto ma ripeto, è fondamentale l'ambiente in cui vegeta l'albero, da qui potete dedurre che anche un abete dei balcani risulterà eccellente.In commercio hanno prezzi diversi e vengono catalogati con delle sigle dedicate che li distinguono in base al loro pregio